Legislazione Handicap

Legislazione Handicap

Fonte: handylex.org

Il 24 novembre 2010 è entrata in vigore la L. 183/2010, il cosiddetto “Collegato lavoro alla manovra di finanza pubblica”, che, tra le altre cose, introduce varie modifiche alla disciplina dei permessi per l'assistenza alle persone con disabilità in situazione di gravità.

Tale disciplina, trattata dettata dalla Legge n. 104/92, “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, e dal decreto legislativo n.151/01 ”Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, è stata oggetto di una parziale innovazione e modifica.

Successivamente, due circolari, rispettivamente dell’INPS (n. 155 del 3 dicembre 2010), per i lavoratori privati, e del Dipartimento della Funzione Pubblica (n. 13 del 6 dicembre 2010), per i lavoratori del pubblico impiego, hanno offerto dei chiarimenti sulle nuove norme.

Ora l’INPS, con il Messaggio 1740 (25 gennaio 2011), fornisce le indicazioni operative per l’applicazione delle disposizioni contenute nel "Collegato Lavoro", affrontando in particolare i casi che, alla luce della nuova disciplina, potrebbero non aver più diritto ai permessi lavorativi.

 

Tratto dai siti governo.it, handylex.org

Tra le molte novità introdotte nell'ordinamento dalla L. 183/2010, c.d. “Collegato lavoro alla manovra di finanza pubblica”, entrata in vigore il 24 novembre 2010, compaiono varie modifiche alla disciplina dei permessi per l'assistenza alle persone con disabilità in situazione di gravità.

E' stata, quindi, parzialmente innovata la disciplina dettata dalla Legge n. 104/92,  Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate,  e dal decreto legislativo n.151/01 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità.

Tra le principali novità, la restrizione dei soggetti legittimati a fruire dei permessi, l’eliminazione del requisito della convivenza, la previsione della decadenza nel caso di insussistenza dei requisiti per la fruizione delle agevolazioni e la istituzione della banca dati presso il Dipartimento della funzione pubblica. (fonte: governo.it)

Il sito handylex.org, con la consuenta chiarezza, entra nel merito, individuando 3 principali aree interessate dalle modifiche imposte alla legge 104/1992. Esse riguardano:

  1. i beneficiari dei permessi (le novità interessano principalmente parenti ed affini di terzo grado)
  2. la sede di lavoro (chi assiste un parente con handicap grave può chiedere, ove possibile, il trasferimento nella sede più vicina al domicilio del disabile)
  3. i controlli (il datore di lavoro e l'INPS possono effettuare controlli per accertare la legittima fruizione dei permessi lavorativi. Per esempio: la certificazione presentata è valida? ci sono altre persone che  usufruiscono contemporaneamente degli stessi permessi?)
    Inoltre si introduce, per le Pubbliche Amministrazioni, l'obbligo di trasmettere alla Funzione Pubblica numerosi dati relativi ai lavoratori che fruiscono dei permessi (il monitoraggio dei pubblici dipendenti) e si mantiene l'obbligo, per le ASL, di inviare gli elenchi delle persone sottoposte ad accertamenti sanitari alle associazioni storiche ENS, ANMIC e UIC.
Per saperne di più visita il sito handylex.org (http://www.handylex.org/gun/collegato_lavoro_modifiche_definitive_permessi_104.shtml).

Successivamente due circolari, rispettivamente del Dipartimento della Funzione Pubblica, (n. 13 del 6 dicembre 2010), e dell’INPS, (n. 155 del 3 dicembre 2010) hanno fornito dei chiarimenti sulle nuove norme.

Le due Circolari sono, opportunamente, molto simili fra loro tanto da rendere evidente una intesa fra i due enti, “intesa” che il Dipartimento indica espressamente nelle premesse. Entrambe ripercorrono le novità introdotte dalla Legge 183/2010 e forniscono, su ciascun aspetto, nuove indicazioni operative per i propri assicurati.

Per saperne di più visita il sito handylex.org (http://www.handylex.org/gun/permessi_legge_104_circolare_inps_155_2010.shtml).

Scarica l'edizione di Giugno 2010 (pdf 632 KB)

La Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili è stata realizzata dall’Agenzia delle Entrate. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti: www.agenziaentrate.gov.it

 

(fonte: http://www.handylex.org)

Minorazioni civili (invalidità civile) e handicap: le nuove procedure, a partire dal 01 gennaio 2010

Dal primo gennaio 2010 sono cambiati alcuni importanti passaggi dell’iter di domanda, accertamento e riconoscimento delle minorazioni civili (invalidità e cecità civile, sordità prelinguale), dell’handicap (Legge 104/1992) e della disabilità (Legge 68/1999).
Si spera che la “miniriforma” migliori la qualità dei servizi erogati al Cittadino soprattutto in quanto a tempi di attesa e a sovraccarichi amministrativi.

(fonte: http://www.handylex.org/schede/defh.shtml?d=1500,1503&cf=1200)

Stato di handicap: definizioni

Lo stato di handicap, diverso da quello di invalidità civile, è definito e graduato dalla Legge 104/1992.

Il primo comma dell'articolo 3 della Legge 104/1992 precisa: "È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che causa difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione".

Il terzo comma dello stesso articolo, definisce la connotazione di gravità: "Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità."

L'accertamento dell'handicap è effettuato dalle specifiche Commissioni.  Si tratta delle medesime Commissioni che accertano le minorazioni civili, integrate da un operatore sociale e da uno specialista nella patologia da esaminare.
Diversamente dalla valutazione dell'invalidità, quella per individuare e definire l'handicap si basa su criteri medico-sociali e non medico-legali o percentualistici.

(fonte: http://www.handylex.org/schede/defic.shtml?d=1500,1501&cf=1001)

Invalidità civile: definizioni

L'invalidità è la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit fisico, psichico o intellettivo, della vista o dell'udito.

L'esatta definizione di legge risale al 1971 (Legge 118/1971) ed è la seguente "si considerano mutilati e invalidi civili i cittadini affetti da minorazione congenita e/o acquisita (comprendenti) gli esiti permanenti delle infermità fisiche e/o psichiche e sensoriali che comportano un danno funzionale permanente, anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico, insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionali che abbiano subito una riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore a un terzo, o se minori di anni 18, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età."

L'invalidità è "civile" quando non deriva da cause di servizio, di guerra, di lavoro.

In linea generale l'invalidità civile viene definita in percentuale nel caso in cui l'interessato sia maggiorenne. Viene inoltre indicata la percentuale di invalidità per i maggiori di quindici anni ai fini dell'iscrizione alle liste speciali di collocamento ai sensi della Legge 68/1999. (ndr. per i minori di 15 anni non si calcola una percentuale di invalidità, e si considerano tutti come invalidi al 100%).

L'accertamento dell'invalidità civile è effettuato con criteri diversi rispetto a quelli adottati per la valutazione dello stato di handicap ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 e produce un verbale di certificazione diverso.