Nel libro è narrata la storia di Simona Atzori, ballerina, pittrice, oggi anche scrittrice, nata senza le braccia ("Le sue braccia sono rimaste in cielo, ma nessuno ha fatto tragedie"). Di Alex Zanardi, che ha perso entrambe le gambe dopo un incidente automobilistico. E di molti altri, conosciuti e non, che hanno fatto dell'arte, dell'assistenza al prossimo, della scienza la loro vera ragione di vita.

"La domanda da porsi è questa: che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive? È una domanda rivoluzionaria, un cambio drastico di cultura e immagine."
"La vita è un miracolo che può fiorire ovunque, anche dove sembra che la luce del giorno non sia mai arrivata."
"Penso che talvolta i veri limiti esistano in chi ci guarda."