Legislazione Handicap

La Legge 328/2000 intitolata "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" entrata in vigore ben 23 anni fa, è ancora, purtroppo, poco conosciuta. 

Lo scopo principale della legge è, oltre, la semplice assistenza della singola persona con disabilità, anche il sostegno della persona all’interno del proprio nucleo familiare.  La legge 328 intende superare il concetto assistenzialistico dell’intervento sociale, nel senso che considera il cittadino non come passivo fruitore, ma come soggetto attivo e in quanto tale portatore di diritti, a cui devono essere destinati interventi mirati alla rimozione di situazioni di disagio psico-sociale e di marginalità.

L'articolo 14, Capo III dichiara:

CAPO III

DISPOSIZIONI PER LA REALIZZAZIONE DI PARTICOLARI INTERVENTI DI INTEGRAZIONE E SOSTEGNO SOCIALE

Art. 14.
(Progetti individuali per le persone disabili).

1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al comma 2.

Il Progetto Individuale costituisce uno degli strumenti per realizzare la piena integrazione delle persone con disabilità nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione scolastica o professionale e del lavoro.
Tramite il progetto individuale la persona con disabilità, riconosciuta ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92 o chi la rappresenta , può richiedere una presa in carico globale che tenga conto dei reali bisogni, desideri e aspettative nei diversi contesti di vita (sanitario, sociale, scolastico, familiare, lavorativo, ecc.).

Quindi hanno diritto a richiedere la redazione di un progetto individuale tutte le persone con disabilità, indipendentemente dall'età, che abbiano il riconoscimento ai sensi della legge 104/92, con priorità nei confronti di coloro che abbiano ottenuto il riconoscimento della connotazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/92.

Per richiedere il Progetto Individuale si deve inviare una PEC al proprio comune, chiedendo di attivare la 328/2000.

Il comune è tenuto ad aprire un tavolo di lavoro a cui partecipano la persona con disabilità e chi la rappresenta (amministratore di sostegno, tutore), la famiglia, professionisti dell'area sanitaria, servizi sociali, la scuola (in base all'età del cittadino), le amministrazioni interessate dai bisogni e ogni altro ente o soggetto in grado di fornire un utile contributo nel corso della fase istruttoria anche attraverso il deposito di documentazione integrativa o di memorie scritte.

Ogni progetto ha un budget associato, e l'erogazione dei servizi può avvenire sia da parte della Pubblica Amministrazione che, nel caso non ci fossero le risorse o le possibilità, da parte di un privato.

Il progetto personalizzato deve necessariamente indicare il nominativo della figura di riferimento, ossia del “case manager” individuato sulla base della natura del bisogno prevalente che ne curi la realizzazione e il monitoraggio, attraverso il coordinamento e l’attività di impulso verso i vari soggetti responsabili della realizzazione dello stesso. Di solito il Case Manager del progetto è l'assistente sociale.

Il progetto individuale comprende:
- la valutazione diagnostico-funzionale;
- le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale;
- i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale;
- le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale.

Il progetto, una volta redatto, deve accompagnare la persona lungo tutto l’arco della vita e non ha una scadenza; inoltre, deve essere sempre garantita la continuità dello stesso mediante l’erogazione dei diversi supporti , sostegni e servizi previsti. Non esistono due progetti identici, in quanto ogni persona ha condizioni e necessità diverse. Il tavolo di lavoro per la redazione del progetto non viene mai chiuso, in quanto il progetto individuale deve seguire la persona nella sua crescita e tenere conto delle mutazioni delle sue necessità.

Per il testo completo della legge quadro: Gazzetta Ufficiale